Probabilmente non tutti li conoscono, sono i 10 motivi per cui in Italia non è illegale fumare cannabis light, li abbiamo elencati e messi a tua disposizione per darti modo di poterti difendere in caso di necessità.

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1) In italia è legale fumare cannabis light?

Nel nostro paese abbiamo molti problemi derivanti da alcune leggi poco chiare, come ad esempio quella che regola il settore della cannabis light.

In Italia  il consumo di sostanze come la cannabis o l’hashish con elevato THC viene punito con una sanzione amministrativa ma non viene punito a livello penale.

La vendita o la cessione anche a titolo gratuito di qualsiasi quantità di cannabis con THC superiore allo 0,6% viene punita invece con sanzioni penali che possono essere in alcuni casi anche molto gravi.

Il consumo di cannabis light invece non è da considerarsi illegale tenendo conto del fatto che il principio attivo presente all’interno della singola dose contiene THC entro il limite di 0,6% .

Tuttavia è da noi fortemente sconsigliato consumarla in luoghi pubblici poiché si potrebbe incorrere in problemi con le forze dell’ordine.

2) Visto che non c’è principio attivo

E’ legale fumare l’insalata? Oppure fumare il the? Seguendo questa logica consumare un’infiorescenza di cannabis light fumandola, vaporizzandola, mangiandola non può avere risvolti legali negativi, visto che effettivamente “non ce n’è THC”.

Ricordiamo che i problemi ai quali si potrebbe andare incontro possono comunque essere gravi come ad esempio il ritiro della patente se si viene beccati a guidare mentre si fuma, o dopo successive analisi si dovesse risultare positivi alla cannabis.

C’è poi un’altra questione anche molto importante ed è il problema dell’uso tecnico e collezionistico: ovvero in Italia l’escamotage per poter vendere infiorescenze di cannabis light che non contempla l’uso umano, anche se effettivamente tutti sanno benissimo che tipo di utilizzo viene fatto.

3) Nel privato di casa tua lontano da occhi indiscreti

Inoltre se la bustina è sigillata anche le forze dell’ordine tenderanno a lasciarci stare, ovviamente salvo eccezioni, come ad esempio se abbiamo precedenti specifici oppure se veniamo trovati in contesti particolari come un luogo sensibile e conosciuto per essere abituale punto di spaccio.

Rimanendo a casa e facendo del proprio privato il luogo ideale per consumare cannabis light si ridurranno al minimo i rischi e dunque i problemi legali.

Il nostro grande consiglio è sempre quello di acquistare i nostri prodotti, recarsi nella propria abitazione e fare del proprio privato il luogo per consumare.

4) Il consumo di cannabis in Italia è tollerato

Ovviamente quest’informazione deve essere presa con le pinze perché dipende da un’infinità di fattori come ad esempio:

  • La quantità di prodotto che possediamo, importantissimo per evitarci problemi penali anche gravi.
  • Se abbiamo o meno bilance per pesare, altro aspetto da non sottovalutare assolutamente visto e considerato che anche il solo possedere una bilancia da cucina può decretare la cosiddetta aggravante.
  • Se possediamo contanti, è un altro aspetto da non sottovalutare, tenendo conto che ci sono dei limiti al contante anche dentro la propria abitazione dobbiamo sempre pensare se siamo consumatori di cannabis che le forze dell’ordine potrebbero sequestrare quel contante e successivamente a processo si valuterà l’effettiva provenienza.
  • Anche con chi consumiamo è importante perché chiunque potrebbe trasformarsi nel nostro accusatore o comunque potrebbe essere usato dalle forze dell’ordine come testimone a nostro sfavore, soprattutto tenendo conto del fatto che non tutti sono pronti ad avere danno derivato dal consumo di cannabis.

Questi sono piccoli consigli e accortezze da seguire se si è consumatori di cannabis in generale per evitare di incappare in spiacevoli situazioni che a volte possono diventare anche molto gravi.

5) Dopo che il prodotto viene analizzato dalle forze dell’ordine non potrete essere accusati

Se il prodotto trovato in vostro possesso viene analizzato e risulta effettivamente entro i limiti di legge, automaticamente cadranno tutte le accuse nei vostri confronti.

Ovviamente anche qui ci sono delle grandi parentesi da aprire perché esistono casi di infiorescenze anche vendute nei negozi di canapa light che superano il limite dello 0,6%.

Ma questa è un’altra storia e stiamo parlando di casi limite ma è giusto informarti al meglio per prepararti a qualsiasi evenienza, tendenzialmente ci basterà sapere che se abbiamo acquistato una bustina di erba legale possiamo essere certi anche più che al 90% che il prodotto rientrerà nel limite di legge .

Ricordiamo ancora una volta che il prodotto viene venduto ad uso tecnico e collezionistico quindi una volta che la bustina viene aperta la responsabilità ricadrà completamente sull’acquirente, perciò fai sempre molta attenzione!

6) Con l’aiuto di un avvocato qualsiasi accusa potrà essere impugnata

Anche in questo caso noi parliamo in linea generale, poi nello specifico bisogna analizzare ogni singolo evento e soprattutto ci teniamo a sottolineare questo punto: l’importanza di avere un buon avvocato preparato in materia di sostanze stupefacenti.

Ma in linea di massima, se abbiamo acquistato cannabis light e veniamo fermati per un controllo, un buon avvocato riuscirà quasi sicuramente a far cadere qualsiasi tipo di accusa.

Purtroppo nella maggior parte dei casi non si riuscirà a salvare il prodotto acquistato legalmente dal sequestro e la distruzione, questo ci fa capire come effettivamente non è illegale fumare cannabis light, anche se in qualche modo c’è sempre il rischio di essere puniti.

7) La questione dell’uso tecnico e collezionistico è un escamotage

Ovviamente lo sanno tutti, o quasi, ciò che andremo a fare con le nostre infiorescenze di cannabis light appena acquistate con regolare scontrino all’interno di un CBD shop, ma nonostante questo l’etichetta parla chiaro: uso tecnico e collezionistico.

Ovviamente non la utilizzeremo come cimelio da collezione da tenere sulla bacheca o dentro una vetrina, il consumo è sottinteso e questo lo sanno anche gli organi competenti che nella maggior parte dei casi si limiteranno a controllare che la bustina sia effettivamente sigillata lasciandovi andare per la vostra strada

 Come è anche sottinteso che la questione dell’uso tecnico sia un escamotage per riuscire a vendere questo determinato prodotto in un paese che fa finta di nascondersi dietro ad un dito.

Per rassicurarvi possiamo riportare svariate esperienze di persone che hanno avuto questo tipo di esperienza superandola con successo, insomma se la bustina è chiusa è chiusa, la responsabilità è del canapa shop!

8) Motivi religiosi e di culto

Forse non tutti sanno che consumare cannabis (anche con elevato THC) per motivi religiosi o di culto è in qualche modo tollerato, ovviamente non si può definire legale, ma sicuramente se facciamo parte di un gruppo religioso che ritiene che la cannabis sia il mezzo per ricollegarsi con Dio saremo più tutelati durante un eventuale processo.

Fare i Rastafariani però bisogna dire che non è una vita facile, a causa soprattutto del loro aspetto estetico che non gli consente di passare inosservati e spesso e volentieri sono proprio loro ad essere bersaglio di controlli proprio a causa del loro aspetto alternativo.

In sintesi non pensare di farla franca se sei un Rastafariano o peggio ancora se fai finta di essere un Rastafariano e magari nascondi qualche kg di cannabis nel portabagagli della tua auto, sicuramente però se riuscirai a dimostrare la tua necessità religiosa un giudice ne terrà conto in sede di processo.

9) Da un punto di vista morale ed etico

E’ ovvio che non ti garantisce di non finire dietro le sbarre se verrai trovato in possesso di una grande quantità di cannabis, ma da un punto di vista morale ed etico dei fatti possiamo tranquillamente affermare che per alcuni può valere la pena combattere per un diritto sacro santo come quello di voler consumare una sostanza proveniente da una pianta, anche se non per questo possiamo definirlo legale.

In effetti nella storia è pieno di persone che hanno rischiato grosso per dimostrare quanto la cannabis sia innocua a volte rimettendoci la faccia o il posto di lavoro talvolta però vincendo la battaglia ed evitando sanzioni.

E proprio perché dietro ci sono degli ideali, anche questa tematica potrà essere utilizzata dal nostro avvocato in nostro favore in sede di processo, perciò non la sottovalutare.

10) La cannabis light non è una droga

Il principio attivo è nullo, l’effetto è decisamente molto blando, dal nostro punto di vista abbiamo difficoltà a definire la cannabis in generale una droga, ma nel caso della cannabis light è scientificamente provato che abbia meno effetto di una tachipirina mischiata con un bicchiere di vino rosso!

Tuttavia la scelta più saggia che possiamo fare è conoscere e capire questi 10 principi e decidere di essere attenti a consumare nel proprio privato evitando ogni pretesto per passare una brutta giornata.

Questo articolo non vuole in alcun modo invitare a consumare cannabis in generale e neanche nello specifico a consumare canapa light, vuole solo mettere la luce sulle incongruenze e buchi normativi nei quali siamo costantemente costretti a vivere rendendo il consumatore o il semplice appassionato dell’argomento un po’ più consapevole!

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