Dare da mangiare alimenti a base di Canapa ai bambini è possibile?

Il mondo della Canapa è da sempre sotto esame, inutile negarlo. Figuriamoci quando ad esserne potenzialmente interessati sono i bambini. Studi più o meno recenti hanno però permesso l’abbattimento del muro che vede questa pianta al pari di un impronunciabile tabù. è dunque possibile somministrare alimenti a base di canapa ai bambini.

Come utilizzare la Canapa con i bambini? Scopriamolo insieme.

A Tavola

Un cucchiaio di semi di Canapa al giorno. Questa è la dose, a detta degli esperti, per assicurare ai piccoli di casa un apporto nutrizionale molto importante. Aggiunti alle verdure o allo yogurt, infatti, il loro consumo consente l’assunzione di tutti gli 8 aminoacidi essenziali – leucina, isoleucina, fenilalanina, lisina, metionina, treonina, triptofano e valina – sostanze che giocano un ruolo decisivo nel rafforzamento del sistema immunitario. I semi sono anche ricchi di acidi grassi, preziosi alleati per il buon funzionamento del sistema muscolare. L’olio ricavato dalla loro spremitura a freddo, poi, permette di fare il pieno di vitamina A, E e del gruppo B. Perché quindi non alternarlo all’extravergine di oliva per condire le verdure? O, ancora, che dire della farina di Canapa, sempre ricavata dai semi, da utilizzare per la realizzazione qualche goloso dolcetto?

In medicina

Dalla “semplice” insonnia a patologie neurologiche serie e croniche: la letteratura medico-scientifica da tempo ha dato ragione all’uso della Canapa in terapia. Certo, quando si parla di piccoli pazienti dubbi e preclusioni aumentano.

A marzo 2020 l’ospedale universitario di Norwich, nel Regno Unito, è stato il primo in Europa a sperimentare la Cannabis terapeutica nei casi di convulsioni e lesioni cerebrali nei bambini. Anche l’Italia sta dando importanti opportunità a questa pianta: dallo scorso ottobre, infatti, un decreto del Ministero della Salute ha stabilito che per curare bambini affetti dalle sindromi di Lennox Gastaut e di Dravet è possibile somministrare farmaci ottenuti da estratti di Cannabis. L’obiettivo? Ridurre del 30-40 per cento la frequenza delle crisi epilettiche che caratterizzano le due malattie. Ad oggi, il Gaslini di Genova è l’unico istituto ospedaliero, in Italia, a disporre di un protocollo che consente la prescrizione di Cannabis ai minori. Sotto stretto controllo medico, è ormai assodato che la prescrizione dei cannabinoidi può avere effetti positivi in quei pazienti che non trovano miglioramenti con i farmaci tradizionali.

Canapa e bambini: Lo studio

Nel 2018, sul Journal of Autism and Developmental Disorders, venne pubblicato uno studio sul rapporto sull’uso della Cannabis ricca in cannabidiolo nei bambini con Disturbo dello Spettro Autistico. L’autore mostrò nello studio che dopo aver somministrato cannabis come terapia complementare, si riportò un considerevole miglioramento dei problemi di comportamento (61%), d’ansia (39%) e di comunicazione (47%). Il trattamento riguardava una miscela di CBD e THC, in un rapporto rispettivamente di 20:1, assunto per via sublinguale da due a tre volte al giorno, per un periodo di 2-4 settimane e dosi calcolate in base all’effetto prodotto e alla tolleranza. 

In Medicina, come è facile immaginare, è tutto in corso d’opera. Gli studi devono essere continui e aggiornati per poter dare valore assoluto a queste complementari forme di terapia. I presupposti, però, ci sono tutti. Avere una politica più attenta e disponibile al dialogo, di certo, sarebbe un input non trascurabile.

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