
Negli ultimi giorni sono tantissime le notizie arrivate da nostri colleghi i quali ci raccontano che In Sardegna continuano i sequestri di Cannabis light.
In un momento così difficile per il nostro paese sicuramente il nostro settore non è il problema principale su cui accanirsi, piuttosto dovrebbe essere l’opportunità di cui l’Italia ha bisogno per andare verso il futuro.
Cosa sta succedendo in Sardegna?
Le forze dell’ordine stanno attuando numerose perquisizioni e blitz a molte aziende di Cannabis light, rischiando di togliere la voglia di investire su nuove potenziali coltivazioni.
Nell’ultimo anno la Sardegna ha visto crescere in tutta l’isola molte coltivazioni di Cannabis light, questa cosa probabilmente non è stata vista bene da qualche autorità locale che ha deciso di intervenire.
La domanda che ci poniamo è se non sarebbe meglio investire risorse per cercare di incrementare un settore che sta dando prova di grandi potenzialità sia da un lato economico che sociale viste le nuove opportunità di lavoro?
Il problema delle genetiche coltivate
La normativa generale che regolamenta la legge 242/16 parla di un catalogo di genetiche ben specifico che possono essere coltivate in Italia ed in Europa.
Purtroppo però accade spesso che alcune varietà superino il limite dello 0,6% di THC consentito e non solo in Sardegna ma in tutta Italia alcuni coltivatori non rispettano le normative e vendono lo stesso il loro prodotto.
Questa pratica può essere scongiurata dal negoziante solamente rianalizzando il prodotto acquistato per testare la veridicità delle analisi presentate dal venditore.
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Sardegna e coltivazioni di Canapa
La storia della Sardegna è incentrata su attività come l’allevamento, la pesca ma anche e soprattutto l’agricoltura, questa cosa non può che influire sul numero delle nuove coltivazioni di Cannabis light iniziate.
Molte aziende hanno iniziato a produrre già negli anni passati ma non sempre bisogna dirlo con grandi risultati, nella nostra azienda ad esempio sono arrivati centinaia di campioni test ma in parte di bassa qualità.
Bisogna anche dire che alcune aziende leader della regione Sarda hanno prodotto infiorescenze di ottima qualità ed alcuni rivendono in gran parte della penisola perciò i nostri complimenti!
Cosa succederà coltivando nel 2021 in Sardegna?
La risposta è quello che succede da anni ! Ovvero una vera e propria guerra per il diritto al lavoro ed il diritto alla libertà per un mercato che avanza!
Alcuni studi legali hanno spostato le loro sedi nella regione garantendo ai lavoratori del settore Cannabis light una difesa rapida e presente fisicamente, questo ci fa molto piacere!
Il nostro consiglio è prima di iniziare qualsiasi nuova impresa di conoscere bene le regole e capire quali siano i rischi, soprattutto partendo da una conoscenza del prodotto e del mercato.
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