Gioie e dolori di lavorare nel settore della cannabis light in Italia dovrebbe essere il titolo di questo nostro articolo, andremo a raccontarti molto da vicino cosa si prova a stare dentro un mondo amato e odiato a tratti oscuro e a tratti luminoso un mix di emozioni che può capire e provare solo chi ci si trova dentro.

Quali sono i rischi di vendere cannabis light?
Bisogna tenere a mente che i rischi per chi ama questa pianta in Italia sono davvero di vario genere e spaziano dagli aspetti legali agli aspetti sociali, dunque lavorare nel settore della cannabis light in Italia non è sempre troppo facile e anzi a tratti risulta davvero difficile.
Uno dei rischi maggiori di vendere cannabis light in Italia sono le leggi poco chiare che espongono l’imprenditore di turno a subire vessazioni, sequestri ed in alcuni casi anche processi penali, questo leva la voglia a moltissimi fra coloro che potrebbero avere l’intenzione di iniziare questa attività o magari di investire in questo mondo.
Ma sicuramente non finisce qui perché ci sono molte altre problematiche da analizzare.
Come per tutte le aziende esiste un rischio di impresa che deve essere messo in conto quando si apre una qualsiasi attività e come sappiamo bene il nostro settore non è esente da questo, inoltre in Italia per lavorare con la canapa bisogna essere pronti a sapersi dimenare fra sentenze e leggi abbastanza contorte.
Un’altra difficoltà oggettiva è che nessuna azienda è esente dal pagare le tasse, l’ Italia soprattutto è un paese dove la pressione fiscale arriva a toccare anche il 60% cifra che sicuramente non invoglia nuovi o vecchi imprenditori ad investire e rimanere nel nostro paese.
La discriminazione è un altro fattore davvero che non si può fare finta di non riconoscere, infatti c’è da sempre una visione negativa dei venditori di erba legale che portano le persone a vederli come spacciatori o comunque in qualche modo come fattoni o gente allo sbando, ma non c’è niente di più lontano dalla realtà.
Chi sono gli imprenditori della cannabis in Italia?
Sono giovani per la maggior parte intorno ai 30 anni che hanno sfruttato la prima possibilità di poter finalmente iniziare a lavorare con la cannabis in Italia grazie alla legge 242 del 2016, la quale ha favorito lo sviluppo di questo tipo di aziende, dando vita ad un nuovo settore che questi giovani imprenditori hanno saputo organizzare e gestire senza che lo Stato si facesse carico di creare una regolamentazione.
Ci viene da dire che gli imprenditori della cannabis in Italia sono gli “ultimi ribelli” che hanno deciso di voler cambiare le cose per ciò che riguarda l’utilizzo ma soprattutto la reputazione della cannabis, la quale si è trovata ghettizzata ed ha subito negli ultimi 70 anni una totale disinformazione.
Perché lavorare nel settore della cannabis light?
Noi operatori del settore cannabis siamo soprattutto e innanzitutto appassionati, senza la passione lavorare in questo mondo sarebbe impossibile è la passione per questa pianta che ci spinge a volerci alzare la mattina, dunque se sei una persona appassionata di cannabis e lo sei davvero, questo potrebbe essere il settore giusto per te!
Un altro fattore che ci ha spinto a voler intraprendere questo percorso è stato che abbiamo la voglia di lavorare nel nostro paese con la pianta di cannabis e questa è una motivazione che rende il nostro lavoro ancora più speciale perchè apre la pista per un importantissimo discorso che è quello dell’ideale.
Alla fine ma certamente non per importanza se stai pensando di iniziare a lavorare nel settore della cannabis light devi essere pronto a lavorare per un’ideale e combattere contro tutti per difenderlo, perchè questo ad oggi è il punto centrale del nostro lavoro ed è questo che serve avere per entrare a far parte di questo mondo.
Consigli per chi vuole lavorare nel settore della cannabis in Italia
Il consiglio più importante che possiamo dare a chiunque abbia voglia di entrare a far parte di questo settore è di informarsi da fonti più che riconosciute e da subito pensare a tutela legale e associazioni di settore che rappresentano la salvezza del nostro lavoro.
Esistono tantissime associazioni di categoria ed ognuna ha diversi scopi e diversi statuti noi personalmente ci troviamo in linea con quello che è ad oggi il pensiero di Canapa Sativa Italia ed è l’associazione alla quale siamo iscritti, ma puoi benissimo fare una ricerca online vedendo quali sono le altre associazioni per trovare la soluzione migliore per te o quella in cui si rispecchiano i tuoi valori.
Ancora meglio sarebbe associarsi a più associazioni e metterlo a budget prima di iniziare, successivamente esistono davvero tantissime altre cose a cui fare attenzione, ma prima di iniziare devi capire appieno quali sono i rischi di chi decide di iniziare a lavorare nel settore della cannabis light in Italia.

Se vuoi lavorare nel settore della cannabis light in Italia
Se dopo aver letto questo articolo sei ancora davvero convinto di voler iniziare questo percorso ti diamo la possibilità di contattarci attraverso il nostro numero di telefono whatsap scrivici, saremo felici di aiutarti a capire e sapere di più di questo incredibile e nuovissimo settore.
Ciao ragazzi .
Mi presento mi chiamo Antonio Letizia ,
Produco personalmente Hemp light😊, produco nei propri terreni nel basso Salento
Vi seguo da tempo è siete molto simpatici è ingambba tutto ciò che è scritto nell’ articolo e la pura realtà ,ma dobbiamo tenere duro sperando che prima o poi tutto si risolva nei migliori dei modi.
Comunque si vede che siete ragazzi ingambba💪💚
Buongiorno Antonio e grazie mille davvero per il tuo commento! Stringiamo i denti e teniamo duro e speriamo che la nostra tenacia potrà essere ricompensata! Buona giornata e buona fortuna! 💪🏻💪🏻